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Che cosa succede?

Una Nota informativa importante dell’AIFA sottolinea la possibile associazione tra domperidone e rischio cardiaco. Il rischio di un prolungamento dell’intervallo QTc e di aritmie ventricolari è monitorato, a livello sia nazionale sia europeo, da diversi anni e sono noti e inclusi nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto dei farmaci contenenti domperidone. Anche su Focus si è trattato più volte di questo rischio (maggio, agosto e novembre 2007).

Qual è il problema?

Nel 2010 sono stati pubblicati in letteratura scientifica due nuovi studi epidemiologici relativi al rischio di aritmia ventricolare o di morte cardiaca improvvisa e una possibile associazione di tali eventi con domperidone.(1,2) Le prove disponibili al momento suggeriscono che, in particolare a elevati dosaggi (>30 mg/giorno) o in pazienti di età superiore ai 60 anni, questo farmaco potrebbe essere associato a un aumento del rischio di aritmie ventricolari gravi o di morte cardiaca improvvisa.

Conclusioni

Gli operatori sanitari devono essere consapevoli di questi rischi e devono avere particolare cautela nel trattamento di pazienti che abbiano un rallentamento della conduzione cardiaca (e in particolare un allungamento dell’intervallo QTc), di pazienti con alterazioni significative degli elettroliti o che abbiano malattie cardiache pregresse, come l’insufficienza cardiaca congestizia.

 

fonte:

http://www.farmacovigilanza.eu/node/651

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