COSA È
Fonte Iss
Acido folico e folati sono vitamine del gruppo B, indicati a volte, anche con il nome di vitamina B9.
Il loro nome deriva dalla parola latina “folium”, cioè foglia, poiché furono per la prima volta isolati negli anni ’40 dalle foglie di spinaci.
Con il termine folati si indicano i composti naturalmente presenti negli alimenti, mentre il termine acido folico (acido monopteroliglutammico o pterolimonoglutammico) è riferito alla molecola di sintesi chimica presente nei supplementi vitaminici e negli alimenti fortificati.
I termini quindi, anche se spesso utilizzati come sinonimi, non vanno confusi: oltre che per la formula chimica folati e acido folico si differenziano per la diversa stabilità e biodisponibilità all’assorbimento.
I folati devono essere necessariamente introdotti attraverso l’alimentazione, in quanto il nostro organismo non riesce a produrli, poichè le quantità prodotte dalla flora batterica intestinale sono generalmente molto scarse e non riescono a coprire i fabbisogni.
I folati dal punto di vista chimico sono costituti da un anello pterinico, una molecola di acido p-amminobenzoico, e da uno o più residui di acido glutammico.
Nella molecola di acido folico, l’anello pterinico è nella forma completamente ossidata, mentre i folati presenti negli alimenti, sono forme ridotte dell’anello pterinico (tetraidrofolati) e possono anche presentare sostituzioni sull’anello, dando origine così a forme diverse: l’N5 metiltetraidrofolato, l’N10 formiltetraidrofolato e l’N5, N10 metilentraidrofolato.
L’acido folico è la forma più stabile dei folati e con maggiore biodisponibilità: una volta assunto viene ridotto nel 5metiltetraidrofolato, che è la forma biologicamente attiva della vitamina.
A COSA SERVE
Fonte ncbi
L’acido folico è una vitamina di particolare importanza nelle normali funzioni cellulari, ha un’elevata attività biologica la sua carenza nella dieta può creare molti disordini, tra cui, difetti del tubo neurale (malformazione dello sviluppo del feto), malattie cardiovascolari, disturbi a carico del sistema nervoso.
Fonte Ministero della Salute
Durante il periodo peri-concezionale, il fabbisogno di acido folico aumenta,
ne è consigliata l’integrazione con supplementi vitaminici. Queste le dosi di acido folico raccomandate
Prima di una gravidanza
Per ridurre il rischio di malformazioni congenite come spina bifida, anencefalia e encefalocele, è necessario che la donna assuma 0,4 mg/die di acido folico, sotto forma di supplementi, mentre sta programmando una gravidanza (almeno 1 mese prima).
Durante la gravidanza
Il fabbisogno giornaliero di folati aumenta per la donna in gravidanza a 0,6 mg/die, dal momento che il feto attinge alle risorse materne per il proprio sviluppo. Pertanto l’assunzione di acido folico deve continuare almeno fino al terzo mese di gestazione.
Durante l’allattamento
Il fabbisogno giornaliero per una mamma che allatta è di 0,5 mg di folati, per ripristinare le perdite che avvengono con il latte materno.
In presenza di particolari condizioni di rischio
Le donne con precedenti gravidanze in cui sono stati riscontrati difetti del tubo neurale (come spina bifida, anencefalia e encefalocele) oppure con storia familiare di malformazioni congenite, donne in terapia con farmaci antiepilettici o con antagonisti dell’acido folico, donne con aborti ripetuti o con particolari malattie quali diabete, celiachia e patologie gastrointestinali, dovrebbero aumentare sino a 4-5 mg al giorno il dosaggio di acido folico peri-concezionale. In questi casi è opportuno che la donna consulti il medico curante o il ginecologo per definire i dosaggi più appropriati.
FONTI
Fonte Ministero della Salute
L’acido folico si trova in abbondanza in alcuni alimenti, come le verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi e lattuga), gli agrumi (come le arance), i legumi, i cereali, frutta come kiwi e fragole, frutta secca (come mandorle e noci).
Per quanto riguarda i cibi di origine animale, il fegato e altre frattaglie hanno contenuti piuttosto elevati di folati, come pure alcuni formaggi, da consumare però in porzioni limitate e non frequenti.
Anche le uova hanno buoni contenuti in folati, ma il consumo massimo consigliato è di 2-3 volte alla settimana.
Gli alimenti fortificati sono quegli alimenti a cui viene aggiunto l’acido folico durante il processo produttivo.
Questi alimenti contengono quindi una quota di folati naturali e una quota di acido folico sintetico.
Sul mercato italiano sono presenti una varietà di prodotti fortificati: cereali da colazione, biscotti, fette biscottate, succhi di frutta.
L’uso moderato dei prodotti fortificati (1-2 porzioni al giorno) può rappresentare un valido aiuto per aumentare l’assunzione giornaliera di folati e acido folico.
Alimenti ad alto contenuto di folati (100-300 mcg/100g)
asparagi broccoli carciofi cavolini di Bruxlelles cavolfiori
Alimenti a buon contenuto di folati (40-99 mcg/100g)
agrumi kiwi frutta secca avocado agretti bieta legumi indivia lattuga pane e pasata integrali rucola pomodorini spinaci