
Ipotiroidismo, stanchezza, sovrappeso e iodio.
L’ipotiroidismo è causato da una carenza di iodio, condizione caratterizzata da una ridotta funzionalità della ghiandola tiroidea che può causare conseguenze anche gravi. La cosa più preoccupante è che più della meta delle persone affette da ipotiroidismo non sa di esserlo. Se non si hanno sintomi gravi è inutile sottoporsi ad esami ed analisi, basta una semplicissima integrazione.
Dal sito salute.gov.it:
Lo iodio regola la termogenesi, influenza il metabolismo glucidico, proteico e lipidico e favorisce la fissazione ossea del calcio. La sua carenza può causare ipotiroidismo, gozzo, rischio di aborto e problemi neurologici gravi fino al cretinismo.
L’ipotiroidismo è una condizione molto diffusa ed è determinata da una ridotta funzionalità della tiroide, una ghiandola che si trova nella parte anteriore del collo. Purtroppo la maggior parte delle persone affette da ipotiroidismo non sa di esserlo. L’ipotiroidismo è più diffuso di quanto si possa immaginare. Molti dei suoi sintomi come stanchezza, sovrappeso, calo della libido, disturbi del ciclo mestruale, sonnolenza dopo i pasti, ed altri, possono non essere associati ad ipotiroidismo e potrebbero essere un campanello d’allarme che non viene ascoltato. Le conseguenze possono essere gravi ma se ci si muove in anticipo si può completamente scongiurare il pericolo. Può essere causato da diversi fattori, ma la causa più comune è la carenza di iodio. Il rimedio è davvero semplice. Per prevenire l”ipotiroidismo è consigliabile assumere 5 grammi di sale iodato al giorno ma un integratore è sicuramente meglio per evitare problemi cardiovascolari, leggi qui.
Fucus Quercia Marina
La scelta del sale Iodato è controcorrente. Si cerca sempre di ridurre l’assunzione di sale per motivi altrettanto gravi. Infatti se giustamente non si vuole usare il sale per non andare incontro a pressione alta e irrigidimento delle arterie si può optare per un integratore come Fucus Quercia Marina.
Lo iodio è un elemento importantissimo ma sottovalutato. Infatti il Ministero della Salute in collaborazione con OSNAMI (Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della iodoprofilassi in Italia) fa una campagna di iodoprofilassi. In questa pagina di salute.gov.it si legge
“La carenza nutrizionale di iodio è un problema di salute pubblica rilevante ed è stata inclusa dall’OMS fra le prime dieci emergenze del nostro pianeta. Gli effetti negativi di tale carenza possono interessare tutte le fasi della vita, sebbene gravidanza, allattamento e infanzia rappresentino le fasi in cui gli effetti possono essere più gravi per le conseguenze di ipotiroidismo congenito.”
Lo iodio ha effetti diretti sulla tiroide, una ghiandola che regola aspetti molto importanti del nostro organismo. Una carenza di iodio causa una minore funzionalità della tiroide, condizione nota come ipotiroidismo. In alcuni individui predisposti anche un eccesso di iodio può causare una funzione tiroidea aumentata, l’ipertiroidismo. Ma in realtà questa condizione è molto rara. Per diventare ipertiroidei bisogna avere una predisposizione ed assumere quantità di iodio veramente elevate per un periodo di tempo continuato.
A questo punto è necessario chiarire quali sono le quantità di iodio da assumere.
Lo vediamo subito. In quest’altra pagina del Ministero si chiarisce che “La quantità di iodio assunta con gli alimenti non è sufficiente a garantirne l’apporto giornaliero raccomandato (150 microgrammi o mcg o µg), per integrarne l’assunzione basta semplicemente usare sale arricchito di iodio al posto del comune sale da cucina.”
Come specificato in questo documento divulgato dal Ministero, la quantità minima di iodio raccomandata e di 150 mcg al giorno. Negli alimenti tradizionali la quantità di iodio è quasi nulla. È consigliabile assumere fino ad un massimo di 5 grammi si sale iodato al giorno. In caso di diete ipocaloriche valuta di assumere anche la Spirulina.
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